domenica 31 ottobre 2010

Devo essere impazzita!

Buona domenica a tutte e... buon cambio ora!
Personalmente adoro il passaggio all'ora solare: si dorme un'ora in più, e per un po' ora al mattino quando mi alzo sarà chiaro ^^

Ma veniamo a noi!
Ho scritto che devo essere impazzita. Oh sì, devo esserlo davvero!
E per non un motivo solo!c E visto che sono in vena di confessioni...

1. Non festeggio Halloween. Mai festeggiato, mai amato. Lo festeggerei se avessi dei bambini - i bambini meritano sempre un'occasione in più per fare festa, tanto più se cade di domenica! - ma personalmente non lo sopporto. E mi sento un po' in colpa, vedendo che tutte voi amiche blogger invece lo festeggiate e amate. Forse ho perso un'occasione per decorare un po'... anzi, sicuramente, ma da "linguista" so bene che è una festa celtica pagana e... boh, non mi dice niente!!!

2. Mi sono iscritta a dei corsi serali per prendere la seconda laurea (come se una non mi fosse bastata...) in... Scienze Teologiche.
Ok, state pensando che mi sono bevuta il cervello. A dirla tutta, lo penso anche io!
Tre volte a settimana, 5 ore di lezione la sera, dalle 18 alle 23... come farò, fisicamente? Non lo so. Come farò con il lavoro, che a Natale mi vorrà in negozio fino alle 8 di sera? Non lo so.
Come farò con le ripetizioni che ogni anno, da metà novembre, terrò? Non lo so.
Come farò visto che le altre due sere mio marito non c'è perché ha un altro corso? Non lo so (mi consolo solo pensando che questa laura la facciamo insieme, pazzi insieme fino all'ultimo).
Non so nulla, so solo che ho sempre sognato una laurea in teologia, che il posto è bellissimo, gli insegnanti gentili e bravi, che i corsi mi interessano e che l'idea di tornare a fare la scolaretta mi esalta.



Studiare è sempre stata una delle mie grandi passioni. L'amore del sapere di per sè stesso, la voglia di conoscere qualcosa di nuovo, ma non solo. Adoro l'idea di scrivere su un quaderno, di sfogliare libri, di afferrare concetti. Ero così esaltata, ieri, che sono corsa a comprare i quaderni, entusiasta come quando, a settembre di ogni anno, andavo in cartoleria coi miei genitori a comprare nuova cancelleria per la scuola!
Ho sempre amato l'atmosfera scolastica in generale, l'imparare, lo scambiare idee coi professori; e mi stupisco, perché se ripenso agli anni di scuola, li ricordo come un periodo difficile, coi compagni che mi prendevano in giro e i mieri pomeriggi da sola con "loro". Eppure andare a scuola mi è sempre piaciuto.




Abbandonare lo studio è stata una scelta difficile, ma in fondo avevo una laurea, un traguardo importante l'avevo ottenuto, era l'ora di fare qualcosa di nuovo.
Anche i miei sogni sembrano dire che ho bisogno di lasciarmi alle spalle il passato e avere qualcosa di veramente nuovo: continuo a sognare di trovarmi nella casa in cui ho abitato da bambina (che è bruciata in un incendio una decina di anni fa), la casa è di nuovo intatta, ma io so che torno lì DOPO il disastro. Per notti, nei sogni, sono rimasta lì a fissare armadi chiusi (i tre armadi della mia stanza, e quello del salotto), sperando di aprirli.
Poi, la notte dopo essermi iscritta alla nuova laurea, ho sognato di aprirli, gli armadi. Tutti tranne uno, quello che da bambina mi era proibito. Li aprivo, e portavo via cose... non erano vestiti, ma cose che non ci sono mai state nella mia casa di allora. Li mettevo in grosse borse per portarli via, e lasciavo i vestiti sugli scaffali, dicendo "Sono ammuffiti, non posso prenderli".



Dal salotto, invece, portavo via una collezione di dizionari di lingue straniere (un richiamo alla mia laurea in Lingue?); piangevo di commozionione, eppure me li portavo via, convinta di quel che facevo.
C'è ancora un armadio da aprire, quello che da bambina mi era proibito perché c'erano i vestiti che mi erano troppo grandi o erano troppo "succinti" ( e i miei avevano paura che mi vestissi come una donna). Chissà quando riuscirò ad aprirlo in sogno, e cosa ci troverò?
Ho interpretato il sogno come un invito ad andare avanti in questa pazzia della nuova laurea.
Ma devo essere pazza. Ora la paura di non farcela con gli orari mi terrorizza.
Eppure vedo chiaramente che, i giorni in cui lavoro, quel lavoro che non amo mi appiccica addosso un nervosismo che non mi passa neanche tornata a casa e che, anzi, mi fa battibeccare continuamente con mio marito. Nei due giorni e mezzo in cui non lavoro, invece, sono un'altra persona.
E il corso serale mi fa stare bene, mi fa sentire allegra. E allora mi dico, perché preoccuparsi? Perché angosciarsi se qualcosa di piacevole mi rtenderà più arduo qualcosa che, in fondo, odio ma mi è necessario come una cattiva medicina?
Senza smettere il necessario, finché non mi è possibile, posso affiancarlo al piacevole e stare meglio.
Almeno lo spero, sapendo che ci sarà da litigare al lavoro, viste le mie esigenze di orario...
Voi incrociate le dita per me!!









CREDITS: All photos from here.

3 commenti:

  1. Sono d'accordo con te su tante cose... Halloween non la sento per niente una festa che fa parte della nostra tradizione religiosa o pagana che sia... non ho bambini neanche io quindi è come se non esistesse...
    Per quanto riguarda questo nuovo progetto che hai, ben venga tutto ciò che ti aiuti a superare il grigio del quotidiano. Anche io odio il mio lavoro e per aiutarmi ho preso a fare miniature. Sono le cose che piacciono che contrastano quelle che non piacciono. Farlo poi con tuo marito può aiutare ancora di più.
    Un saluto

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  2. Bello Martina, fai bene, non si deve mai smettere di imparare...in qualunque forma e motivo in più che lo fai assieme al tuo lui :).I problemi non porteli prima, te li porrai man mano che arrivano.
    Un sorriso.
    Debora

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  3. Ciao Martina! Anch'io non amo affatto Halloween e anche se ho due bambine non l'ho mai festeggiato. Quindi non sei affatto strana. Mi piace l'idea che ti sia iscritta ad un nuovo corso di studi..anch'io ho due lauree (la prima in lingue!). La seconda l'ho presa che già lavoravo e avevo la mia prima bimba che andava all'asilo. Non ti dico quanti sacrifici e che fatica studiare nei ritagli di tempo, ma ne è valsa la pena per la soddisfazione che mi ha dato..
    Tieni duro, se ci credi veramente ce la puoi fare, cerca di affrontare i problemi quando e se si presenteranno ;)
    Un abbraccio
    paola

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