mercoledì 28 luglio 2010

Aiutooooooo!!!!!


Ok lo confesso: non so stare sola.
Stare sola in casa per me è un incubo. La casa per me si trasforma in uno scatolone pieno di ogni male.
Già che io ho il TERRORE di stare sola in casa.
Già che mio marito ora ha un lavore che ha un orario di inizio ma mai un orario di fine = sto sola in casa per diverse ore.
Già che se sono sola sento qualunque piccolo, insignificante rumore.
Già che c'è la vicenda del topo (se avete letto) a sconcertarmi, e ora quando entro in casa pesto i piedi mentre cammino, pensando che se il topo sta girando (mica l'abbiamo ancora scovato!) almeno scappa.
Già che tutti i giorni mi faccio la maratona all'ospedale a 25 km da qui perché ci hanno ricoverato il mio papà.
Già che tutto...
IL NIDO DI VESPE FUORI DALLA FINESTRA NO, ACCIDENTI!
Cioè. Di animali ce ne sono tanti. Anche innocui. Tanti bei passerotti, merletti, cicogne, tortorelle.
Topolini bianchi e carini, farfalline, libellule, lucciole, lucertoline.
Perchè in casa mia entrano solo quelli che fanno schifo o che rischiano di mandarmi all'ospedale?
Sono allergica al veleno degli imenotteri. Capita, no? Bene. Perchè questi imenotteri del cavolo fanno sempre il nido a casa mia?
In una settimana è la terza volta, e ribadisco, la terza, che fanno nido sul mio terrazzo.
Ora, aprire l'imposta della mia camera da letto e vedermi un nido di vespe grosso il doppio del mio pugno, non è carino. Di posti, ce ne sono tanti. Perché non vanno un po' dai vicini? Ho due vicini entrambi con giardino. Cos'ha il mio giardino di così allettante?
Quand'è che animali mostruosi e schifosi la smetteranno di darmi la caccia?
Ho deciso: vado a vivere a Milano, in un loft all'ultimo piano in un grattacielo.
Ecco.
Oh.
Fanculo.

martedì 27 luglio 2010

Topolino topoletto (2 - il ritorno)

E' tornato.
Quel maledetto, schifosissimo topo è tornato.
O forse non se ne è mai andato?
Ora, torno da lavoro; e già di per sé è tragico. Sono stanca, e parecchio nervosa, visto che mio marito non c'è tutto il giorno, mio padre è ricoverato all'ospedale a mille miglia da qui, e sta pure iniziando a piovere.
Vado ad aprire le imposte in giro per casa e nella seconda stanza da letto che ti vedo?
Il maledetto topastro!
Eh, no! Non di nuovo!
Spinta dal senso di schifo, me ne vado chiudendo bene la porta. Lo lascio dentro.
Che ci stia: in quella stanza di danni non ne può fare molti.
Al massimo salirà sulla roba da stirare. Amen, la rilavo.
Solo che da sola non posso farci nulla. Se apro la porta scappa.
Aspetterò mio marito. Per avvelenarlo, s'intende.
Sperando che non sia femmina.
Mi ci manca un nido!
Altro che "voglio andare a vivere in campagna"; ve la do io la campagna! E vi regalo pure i topi!

Topolino topoletto

Quando ero bambina, mia mamma mi ripeteva sempre una filastrocca che faceva così:
"Topolino topoletto, si è infilato sotto al letto,
e la mamma, poverina, prende prende la scopina,
la scopina gli fa male, corre corre all'ospedale..."
(e via dicendo, ma ve lo risparmio!)
Ebbene. Allora quel topolino mi faceva davvero tanta pena. Mi dicevo che la mamma, altro che poverina, era "stronzina".
Peccato che non mi fossi ancora trovata in quei panni...

Qualche sera fa, io e mio marito ce ne siamo andati tranquillamente a nanna, come sempre.
Dopo esserci preparati, aver letto un po' e chiacchierato, spegniamo la luce.
All'improvviso, un rumore mi colpisce, come se qualcuno stesse muovendo qualcosa dietro la cucina economica (non abbiamo ancora una cucina comnponibile - grazie alla tirchieria dei miei suoceri, ma passiamo oltre - e quindi i fornelli non sono incassati).
Mi dico che ho sognato, e lascio stare.
Di nuovo. Scrat, scrat, scraaaat.
Lo sente anche mio marito, e decidiamo di andare a vedere. Accendiamo la luce in cucina, controlliamo dietro alla cucina economica: nulla.
Torniamo a letto, visto che è tardi e siamo stanchissimi (e domani il lavoro non ce lo toglie nessuno). Silenzio, finalmente.
Stiamo per prendere sonno, quando...
Scraaaat, scraaat, SCRAAAAATTTTT
Ci guardiamo nel buio per un lungo istante, e mio marito si alza di nuovo. Stavolta sposta la cucina economica dal muro di almeno mezzo metro, accende il faretto e guarda dietro.
Niente di niente.
Ma caspiterina, non me lo sarò mica inventata!
All'improvviso capisco:
UN TOPO!
La mia rezione è poco meno che isterica: comincio a urlare che ho paura, che i topi mi fanno schifo, che deve trovarlo, di guardare meglio.
Mio marito cerca di calmarmi (ormai, poveretto, c'è abituato), e controlla in ogni angolo, in ogni dove.
Non solo nessun topo, ma neanche niente di niente, neanche una zanzara.
Mi convince a tornare a letto, mi fa bere un po', mi canta pure la ninnananna finché la smetto di piangere come una bambina stupida, quindi mi fa rimettere sotto le coperte.
Mi sono calmata, e sto per riaddormentarmi, quando ritorna.
Stavolta corredato da un orribile SQUITTIRE.
Inutile dire che sembravo impazzita.
Nuovamente, mio marito va a vedere, e nuovamente non trova nulla.
"Ma allora questo topo maledetto mi prende pure per il culo!" esclama, innervosito.
Infine, in qualche modo, riusciamo ad addormentarci; la paura di questo fantomatico topo mi attanaglia tanto, che invece di dormire dalla mia parte di letto - vicina alla porta - dormo dalla parte di mio marito. Ma dormo, e non si sente più nulla.

Il giorno dopo, ovviamente, do di nuovo la caccia al topo.
Neanche l'ombra. Mio marito ha la bontà di non prendermi in giro, ma dopo aver controllato ogni angolo, scuotendo la testa, si aspetta quantomeno (giustamente) che io mi calmi.
A dirla tutta, dopo questa prova schiacciante, non penso più a nessun topo. Sarà che anni fa, in questa stessa casa, io e mia madre avevamo trovato la cucina mezza divorata da un ratto che era rimasto intrappolato mentre gli operai ridipingevano le facciate, e sono rimasta traumatizzata.
Per la cronaca, avevamo sparso esche ovunque e finalmente, dopo due settimane, ce lo siamo ritrovate stecchito davanti, guarda caso, ai fornelli: era un ratto nero lungo trenta centimetri.
BLEAAAHHHH.

Però un po' di paranoia - un po', eh - mi rimane, e il pomeriggio successivo, quando , mentre mio marito sta facendo il bambinone davanti alla Playstation,vedo qualcosa di "coduto"sgattaiolare dietro al mobile tv, comincio a urlare.
Mio marito, per paura di un'altra mia scenata isterica, stacca tutto e sposta il mobile, per mostrarmi che si trattava solo di una innocua lucertola (sì, vivo in campagna, ovviamente... fossi in città, comincerei a preoccuparmi. E credo sia il prezzo da pagare per cento metri di giardino).
Definitivamente sistemata, mi zittisco.
Sono paranoica! (come se non lo avessi già capito da anni!)
Mio marito ne ride, e fa bene.
Così, ce ne andiamo tranquillamente a fare la spesa come in programma.
Tutto tranquillo, torniamo, mettiamo via tutto, e io mi godo un po' di tranquillità al pc, soddisfatta dei miei acquisti (soprattutot dei miei detersivi... ebbene sì, faccio parte di quella minoranza di donne pazze da legare che sono ossessionate con la pulizia!).
Mentre navigo in rete, mi giro a dire qualcosa a mio marito, e...
ECCOLO Lì QUEL TOPO MALEDETTO!
Il bastardone era sul tappeto della mia CAMERA DA LETTO, seduto tranquillo, che mi guardava con aria di sfida.
Per un lungo momento ci siamo guardati in silenzio, poi, è partito il mio urlo atroce.
Ed ecco il topastro che scappa sotto il letto (il mio letto!!!), mio marito che brandisce la scopa e si chiude la porta dietro per non farlo scappare, sposta il letto e comincia a dargli delle scopate da far paura.
Niente da fare, questo sgattaiola di qua e di là; e proprio nell'esatto momento in cui apro uno spiraglio di porta per vedere come va, quel maledetto MI SALE SU UN PIEDE e corre via.
MA ALLORA CE L'HAI CON ME!
Immaginate le mie urla.
Mi impalo contro lo stipite della porta piangendo come una pazza.
Mio marito lo segue, e tanto fa, che lo sbatte fuori di casa; io però, ancora scossa, acchiappo le chiave della moto e corro dal ferramenta a comprare un pacco extra di veleno per topi.
Una volta me l'hai fatta, maledetto topastro, due no!
Ah, per la cronaca... era un topolino di campagna piccolo piccolo...
Ma mi fa schifo lo stesso, e l'odore di lysoform sul pavimento e quello di alcool su tutte le superfici lavabili di casa lo provano... schifosissimo animale inutile!!!
Io odio i topi!
Eppure, quando guardavo Topo Gigio, o le gag di Topolino, non l'avrei mai detto, accidenti...


domenica 25 luglio 2010

Fuori stagione

Siamo in piena estate.
E mi direte: "Ma lo sappiamo!"
Be', certo, e lo so anche io. Eppure, mi sto rendendo conto che, piano piano, le giornate si stanno accorciando.
La sera diventa buio più presto; abituata a starmene in giardino a leggere o tradurre, mi rendo conto che devo accendere la luce elettrica sempre qualche minuto prima della sera prima, perché la luce naturale non mi basta più.Ultimamente - tempo di saldi! - mi stavo godendo una bella passeggiata nella città più vicina e più "in" delle mie parti, Chiavari, e davo un'occhiata alle vetrine. Accanto alle collezioni estive in saldo, stanno arrivando le nuove, quelle "autunno - inverno."
Mi sono scoperta a lasciare le impronte digitali su una vetrina di abbigliamento; da un lato, i vestitini estivi in saldo (e qualcuno me lo dovrei ben comprare, peccato che le nostre finanze siano magre e io stia diventando spilorcia!) dall'altro, i vestiti autunnali a prezzi allucinanti...Eppure così belli! Tubini cotone o in lana leggera per i primi freddi, in colori così dolcemente autunnali (marrone chiaro, beige, caramello) che mi si stringeva il cuore.
Stivali in pelle e in cuio tutti ricamati, sciarpine e cappellini... e io lì, con tutte le dieci dita per appiccicate, che se venissero quelli di CSI per indagini, mi inchiodano subito.
E mi dico: "Ma sei scema? Siamo a luglio, in piena estate. Mancano due mesi, e dico, DUE MESI alla fine astronomica dell'estate. Che ...... guardi i vestiti che non metterai fino a ottobre??"
Bella domanda. Eppure, stremata da questo caldo atroce (mio marito dice che sull'Ansa sostengono che Genova è la città più calda d'Europa. Voi ci credereste?) quasi quasi l'autunno mi manca.
Ma allo stesso tempo mi agito. Quando sono venuta a vivere in questa casa era fine inverno, e io, al calare del buio nel pomeriggio, piangevo come una bambina stupida, e contavo i giorni che mi separavano dalla bella stagione.
Era anche vero che era un periodo difficile e io ero giù di morale, e davo la colpa alle tenebre. Ma è anche vero che da quando è arrivata la bella stagione, ho gioito ogni giorno di più all'allungarsi dei minuti di luce. E, se da una parte l'autunno mi da un senso di dolcezza e di vita quotidiana (ho smesso di studiare solo da dieci mesi, in fondo; continuo a considerare le stagioni come l'alternarsi dei periodi scolastici; l'estate è vacanza, l'autunno è il ritorno a scuola. E visto che a me piaceva andare a scuola...), dall'altra l'idea del buio e del freddo mi spaventa un po'.
Sì, ok; sono una da seghe mentali. Mi sa che l'avete già capito!
E' pur vero che l'autunno ha un suo fascino tutto particolare, non pensate?Mah, vedremo. Sicuramente la sua parte di colpa ce l'ha questa società consumistica che ti sventola i tubini di lana a luglio, neh? (commento ironico da noglobal... che non sono! Oddio starò diventando fanatica, mica??)
Per adesso, mi sa che mi godo (godo?) l'estate che rimane, e le serate fuori. Ma che tristezza agosto con le sere sempre più buie e i primi temporali... se fa un inverno di pioggia continua come l'anno scorso, mi sa che stavolta divento un fungo...



Buongiorno a tutti!


Buongiorno a tutti, e benvenuti!
Era tanto che avevo idea di aprire un mio blog, visto che mi piace tanto seguire quelli in rete, ma dopo una serie di "esperimenti falliti" avevo lasciato perdere.
Sarà la volta buona? Ai posteri l'ardua sentenza!
Noi, per ora, ci proviamo.
Per iniziare, mi presento: mi chiamo Martina, abito nel Golfo del Tigullio, sono neo laureata, sono felicemente sposata e lavoro come commessa.
Ultimamente mi sto dedicando all'arredamento della mia casetta - sono fortunata, è di proprietà.E' un po' piccola, o più precisamente, è divisa male, ahimé. Una vecchia casa genovese, solida sì, ma divisa internamente da un incompetente, credo.
Amo l'arredamento shabby (se lo amate anche voi, fate una visita al mio blog preferito, quello di Sarah: www.shabbychicinteriors.blogspot.com) e quello country; amo le atmosfere d'antan, o vintage, come preferite, e gli ambienti "pucciosi" che trasmettono serenità e dolcezza.
Amo le passeggiate romantiche con mio marito, e le serate d'estate nel mio giardino.
Forse seguire la vita di un'altra persona non va molto a genio a nessuno - per ognuno, l'argomento più interessante è sé stesso! - e proprio per questo vorrei provare a mettere qualche pizzico di ironia, di divertimento e di freschezza nei miei post, sperando di allietarvi e non annoiarvi.
Direi che ora possiamo cominciare il nostro viaggio insieme, che cosa ne dite?