domenica 3 ottobre 2010
Uno spirito d'altri tempi
Ultimamente, mi frulla per la testa sempre uno stesso pensiero, o meglio, una associazione di idee che sempre più spesso si tramuta in una precisa sensazione... è un insieme di cose, di elementi che, alla fine, convergono in un'unica idea, per quanto imprecisa: sento sempre più di avere uno spirito d'altri tempi.
Non so come spiegarlo, in realtà. E' una sensazione complessa, che si traduce in cose diverse nella vita di tutti i giorni. Diciamo che mi sembra che il mio modo di pensare sia "alieno" nel mondo che mi circonda, antiquato... d'altri tempi, appunto, come se io fossi stata catapultata qui da un altro secolo.
Come in quella meravigliosa (e ve la consiglio!) trilogia di Cecilia Dart-Thorton ("la trilogia di Bitterbynde"), dove la protagonista ha perso la memoria e scopre che il suo modo di pensare è completamente diverso da quello di chi la circonda... il perché non ve lo dico, leggete e rimanetene conquistati!
Ciclicamente, nella mia vita, mi rendo conto di questo: sono diversa, nel senso che il mio codice morale, il mio modo di pensare, la mia visione della vita, tutto è molto lontano da cioloro che mi circondano.
In fondo, se sono qui, è anche perché in tutti voi che amate lo Shabby e altri simili stili romantici, io riconoscono anime affini, che la pensano, più o meno, come me in tante cose.
Alcuni mi hanno detto che è una questione di sensibilità - qualcuno mi ha addirittura spiegato che ho un'anima "sensitiva" che mi deriva dall'essere nata prematura. Che cosa interessante! - altri di educazioni, altri ancora che è dovuto al mio animo da artista (ma io non mi sento un'artista!)
Chissà? So che qui, nel mondo del bloggers, ho trovato persone molto affini; e da quando Apple ha scritto quella cosa fantastica su di me, cioè che ho una "sensibilità d'altri tempi", mi sono resa pienamente conto che questa "diversità" in me è molto evidente. Solo che non ne ero consapevole!
E poi leggo che White Rose, una ragazza giovane, che potrebbe pensare solo a minigonne e discoteche ed averne il diritto, invece ama le serate "con un libro e una tazza di tè" e camminare per boschi e sognare.
E mi dico che forse, in quel posto "diverso" non sono da sola!
Forse devo solo imparare a sopravvivere un po' in questo piccolo mondo che mi circonda che, ahimè, è popolato di gente che mi trova diversa. Colleghi che cercano in me una malizia che non c'è, amici che mi dicono che sono bizzarra (la parola giusta sarebbe l'inglese weird, che io tradurrei semmai con stravagante, in senso negativo) e anche loro cercano in me cattiverie a cui non ho mai neanche pensato; vicini di casa che mi dicono di togliere dalla porta un cartello "Attenti al cane" scritto a mano su cartoncino colorato perchè "Non è elegante, i miei ospiti lo vedono e lo trovano proprio brutto!" (ma io sulla mia porta ci metto quel che voglio! -_-")...
Ultimamente, questa mia caratteristica, che negli ultimi anni ho tentato di soffocare per essere "come tutti", perché mi sentivo "sbagliata", perchè non riuscivo a conviverci - e il risultato è stato un esaurimento nervoso che mi ha lasciato ancora adesso stati depressivi, ansia, insonnia, problemi psicosomatici - sta tornando a galla. Per lo più, si tratta di una vaga voglia di qualcosa (non di buono ^^) di... onirico, di sognante. Come se anelassi a una atmosfera di sogno, a un limbo sognante, quel momento in cui la realtà e il sogno sembrano mescolarsi anche se hai gli occhi del tutto aperti.
E' la sensazione che provo quando sfoglio certe riviste di arredamento sullo Shabby; quando giro per qualche vostro blog; quando cammino nei boschi in un pomeriggio di sole; quando mi siedo nel mio giardino la domenica mattina presto e vedo il sole autunnale risalire lentamente la collina; a Natale; quando mi perdo a sognare ad occhi aperti dei personaggi delle mie storie.
E mi sono detta: ok, continuo a non amare questa mia caratteristica, ma se combatterla mi ha fatto stare male, e assecondarla mi da stati di gioia, perché non tentare di viverla un po' di più?
Poi ho letto una frase di Raffaele Morelli: "Come puoi non avere paura e non sentirti soffocare (dalla realtà quotidiana) se allontani da te il bambino giocherellone?"
Non solo: nel libro qui citato di Morelli ("Ciascuno è perfetto" - che quando me l'hanno regalato credevo fosse una scemenza, e invece!) ho scoperto che di gente come me ce n'è tanta. E che una volta fatta pace con la propria tendenza (che poi, pare, è di tutti, chi più chi meno) a cercare la magia nel quotidiano, tutto è andato a posto da solo.
E allora, forse, a piccoli passi, posso cominciare a riappropriarmi anche io delle mia tendenza naturale, che esiste da quando sono nata e che è in me, è me, di fantasticare e creare situazioni magiche anche nel quotidiano. E che mi ha fatto sognare e stare bene per tanti anni e mi ha fatto ammalare quando ho tentato di conbatterla.
Quando ho cercato di diventare una ragazza come pensavo che avrei dovuto essere - razionale, equilibrata, senza grilli per la testa - e ho smesso di fantasticare a occhi aperti, di scrivere, di leggere libri che mi trasmettessero magia, all'inizio era bellissimo, mi sentivo quella che avrei sempre voluto essere. Poi, il baratro. E mi sono ritrovata senza niente, perché i miei personaggi, i migliori amici che abbia mai avuto, ormai si erano dileguati.
E dopo tre anni di quel malessere, ho scelto di riappropriarmi di quello che è sempre stato mio, naturalmente e senza sforzo. Anche se spesso è così difficile essere diversa e sentirselo ripetere con disprezzo!
Ma come si può credere di poter essere felici vivendo semplicemente il grigiore della quotidianità?
Negando ogni piccola magia del quotidiano?
Senza cogliere la magia che c'è in un fiore, in un colore, in una sensazione?
Io mi sono obbligata a diventare razionale, ma è contro la mia natura...
Avrei dovuto accorgermene forse mesi fa, quando ho fatto la nuova tessera alla biblio e sono stata irrimediabilmente attratta dallo scaffale dei libri per bambini, salvo poi costringermi a letture "più serie" perchè, accidenti, sono adulta, non posso leggere Anna dai Capelli Rossi!
E ieri, in biblio, avevo però una volgia tale di una lettura "sognante" che ho finito per acchiappare l'ennesimo (per me) libro della Pitzorno... lei sì che, come tanti altri scrittori per bambini, sa farmi sognare!
E sembrerà sciocco, ma ora che questo pensiero è sempre dentro di me, oltre ad aver (seppure a singhiozzo) ripreso a scrivere, i ricordi di cose sognanti che mi facevano battere il cuore da bambina si susseguono come un fiume in piena e mi aiutano a dimenticare le piccole grandi arrabbiature quotidiani, che mi mandano in bestia quando sono troppo concentrata solo sul quotidiano...
Forse ho solo bisogno di magia... di fiaba!
magari in biblio mi prendo un libro di fiabe, la prossima volta!
"La fantasia è un piccole fiore da innaffiare tutti i giorni con acqua di fiaba e pioggia di sogni. Leggi e guarda, ascolta e sogna; ti aiuterà a vivere." (Stefanel)
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Eternamente giovane è la sola fantasia; solo ciò che non è avvenuto mai e in nessun luogo non invecchia.(( F. Schiller))Un abbraccio
RispondiEliminaCome mi rivedo in quel che scrivi!
RispondiEliminaIo non sono mai stata al passo coi tempi, non amavo ballare, non amavo andare in discoteca, tutt'ora non seguo la moda, non mi divertivo col gruppo di coetanei..io stavo bene da sola, a fare grandi i miei pensieri. Venivo spesso presa in giro ed io ridevo con loro, ma poi...poi mi sentivo diversa.
Le mie vecchie amiche ancora mi prendono in giro perché durante un viaggio all'estero la sera loro uscivano ed andavano per locali, io preferivo rimanere in camera a leggere o a guardare vecchi film.
Loro ancora non se lo spiegano. Io ho smesso di chiedermi il perché.
Non c'è un perché. Io sono così! E siccome ho capito che IO sono la migliore amica che mai potrò avere, allora ho imparato a volermi bene così. Poi studiando e maturando, col tempo ho capito che le persone come noi sono coraggiose..
Altro che! Coraggioso non è chi ti sprona ad esser diverso, chi ti dice che devi togliere un cartello..quelli sono maleducati!
Coraggioso è chi si interroga su sè. Chi cerca risposte.
Chi guarda il mondo privo dei substrati che la cultura millenaria ci mette addosso.
Coraggioso è colui che rispetta se stesso e si ama per quel che è.
Tu sei diverso da me? Non importa, tutti siamo diversi.Io mi rispetto, dunque ti rispetto.
Ami leggere e bere tè? Leggi e bevi tè!
Ami passeggiare e parlare coi fiori? Pregare Dio in silenzio mentre guardi il cielo? Fallo! Fallo perché si tu la persona più importante al mondo di cui prenderti cura..solo così starai bene, solo così potrai star bene con gli altri e amarli.
Ti prenderanno in giro? Vedranno nei tuoi occhi la tua sicurezza, il tuo star bene..e saranno loro a vacillare, non te.
Io ammiro chi sa essere fuori dal coro e chi ne ha la forza.
E poi..hai visto che non sei sola?
Un bacio...
Ciao Martina, grazie per il commento nel mio blog...hai ragione immagaziniamo energie :).
RispondiEliminaHo sentito del disastro in liguria spero dove abiti tu il maltempo non abbia creato danni come negli altri posti della liguria.
Un sorriso
Debora
@Debora: per fortuna no, i danni grandi si sono visti a Ponente, verso Varazze e Savoa, dove stamattina è andato addirittur Bertolaso perchè le cose lì sono state gravi. Da me niente del genere per fortuna!
RispondiElimina@Orella: grazie, grazie ^^
@Apple: tesoro, dovrei scrivere un romanzo per risponderti, per ora ti dico solo che nelle tueparole ho trovato la me stessa di sempre.
Sto leggendo "donne che corrono coi lupi" se non l'hailetto te lo consiglio: mi raccomando! E ora che so di non essere sola, grazie a te mi sento più forte ^^