giovedì 25 novembre 2010

Soltanto un mese...

Ciao a tutte mie carissime!
Confessatelo: mi avevate data per dispersa!
Ebbene, io devo invece confessare
che la vita mi sta "portando via": sono iniziati gli straordinari di Natale, e tra quelli, il corso di teo, e, ultimamente, la smania di ritargliarmi ogni momento possibile per scrivere (cioè, per fare in modo che "loro" la smettano per un po' di sbraitarmi nelle orecchie!) passare qui è sempre difficile.
Passo spesso nei vostri blog, ma silenziosamente; non ho davvero il tempo per un commento...
Anzi, ne approfitto, lancio un appello speciale: Debora, Apple, Fra, e tutte voi che seguo di più: non sono sprita. Mi mancate tanto... ma mi sa che fino a gennaio sarà un disastro!
Mi mancate così tanto...



Ma torniamo a noi!
Ieri è stata una giornata da dimenticare... ai problemi soliti al lavoro si è aggiunta l'insoddisfazione per non riuscire a trovare un accidenti di lavoro che non sia una schiavitù. Ovviamente parlare di trovare un lavoro che mi piaccia è un'utopia...
E poi, come se non bastasse, in mezzo alla strada la moto mi si è fermata; le conseguenze, nell'ordine, sono state: una gran paura (ero in mezzo a una strada molto trafficata e in piena curva), l'ansia perchè a casa dei miei il mio papà invalido era solo; la vergogna quando mi sono venuti a prendere dei conoscenti di famiglia con un porter; e ovviamente, sono appiedata e presto avrò un salato conto da pagare al meccanico...

Ma, dopo una serata passata a piangere come una bambina sul divano chiedendomi perchè devono capitare tutte a me (confesso che ho questa tendenza al vittimismo e la depressione), ho deciso di pensarla così:



Oggi va decisamente meglio. Sarà che la passeggiata a piedi per andare in stazione mi ha aiutato ad ascoltare "loro" in santa pace e mi ha fatto respirare aria buona sotto un bel sole; o forse, più realisticamente, sarà che ho trovato un mobile per completare la mia cucina "pezzo a pezzo"!
Costava parecchio... oddio, parecchio visto i miei guadagni che voi conoscete.
Ma mi serviva, e vi garantisco che ne vale almeno il doppio... non mi sono lasciata sfuggire l'occasione, d'altronde gli straordinari di Natale dovranno pur servire a qualcosa, no???

Ecco, appunto... Natale! Vedo che in tutti i vostri blog anche voi pensate che tra 30 giorni è Natale... io penso che tra 30 giorni la smetto con questi straordinari succhiasangue, ma questo è un altro discorso!
In verità, sto pensando seriamente al fatto che finalmente tra poco si iniziano i preparativi... nella mia famiglia si era soliti fare albero e presepe il giorno dell'Immacolata, al più tardi a S. Lucia; ma visto che l'Immacolata non è una festa abbastanza comandata perchè il negozio chiuda (devo dire che devo ringraziare che il giorno di Natale siamo chiusi!) mi sa che dal 1 dicembre inizierò piano piano a decorare la casa, un pezzetto alla volta, la sera, quando sarò da raccogliere col cucchiaino per la stanchezza!
Però all'idea sono già eccitata. Non vedo l'ora di cominciare, oggi che mia madre mi ha dato il suo presepe vecchio volevo già montarlo!
E voi?



Ho un sacco di palline nuove, e poi ho comprato degli stencil e la neve spray per "fissarli" sui vetri... finalmente in questa casa posso fare l'albero davanti alla finestra; è un mio sognod a sempre, ma nelle case in cui ho abitato finora non c'era lo spazio.
Volete mettere un albero di Natale accanto alla finestra, con tutte le luci che si riflettono fuori?
Ma soprattutto... volete mettere girare per la città oper i regali, o anche solo per guardare le vetrine, e vedere alberi luccicanti alle finestre?
E' una delle cose che più mi danno calore nel Natale...



Il Natale è calore, è luce quando fa buio, è vita per le strade, è essere felici di vedere la neve, è sentirsi il cuore più caldo e più leggero... lo so, Gesù Bambino si arrabbierà con me perché penso prima a questo che a Lui che nasce, come si dovrebbe... ma ciò che amo più del Natale è il calore dolce che riesce a infondere, quel calore che io ricerco sempre e dappertutto nella mia vita di ogni giorno, in ogni piccola cosa... e che spesso non trovo, mentre trovo in abbondanza freddezza, egoismo, aridità...




Voglio proprio godermi questo Avvento, anche se lavorerò come una pazza e sarò stanchissima: m,i aiuterete ad essere abbastanza forte e non farmi prendere dallo sconforto?
Per ora, visto che "loro" chiamano, perché sanno che sono in casa da sola, vi saluto (e vi saluta anche questo delizioso pupazzo di neve!) e spero di riuscire a tornare qui da voi presto...
mi mancate mie care, e mi sento spesso tanto insoddisfatta e triste...



un abbraccio




CREDITS: All images fron here

martedì 16 novembre 2010

I love pois

Sono teneri, un po' infantili, spesso declinati nei toni del rosa, dell'azzurro, o comunque dei colori pastello, ma sono meravigliosi anche in rosso!
Sono un po' da bimba, ma scaldano il cuore.
Voi amate i pois?
Io lo trovo così... shabby chic!!




Che bella lampada...








Ho deciso che prima o poi delle mug a pois me lo compro!



Queste cose starebbero a meraviglia col mio scolapasta rosso vivo...








Questi colori pastello trasformano i miei occhi in stelline...






Fosse per me traformerei casa mia nel regno dei pois... ma mio marito mi sa che mette i paletti :D



CREDITS: All images from Google

lunedì 15 novembre 2010

Un periodo un po' così

Ciao a tutte mie care,
mi rendo conto che ultimamente non sono molto di compagnia, e devo ammettere che mi manca stare qui a scrivermi con voi... è che non solo ultimamente non ho tempo, ma per di più sono anche abbastanza giù...
Non saprei nemmeno spiegarvi esattamente perchè... credo sia un insieme di cose... mi sento insoddisfatta, nel senso che mi pare di non aver costruito niente di buono per ora nella mia vita.
Il laovoro, sapete com'è. Come se non bastasse, i problemi per l'orario di Natale ci sono stati e probabilmente continueranno a rimproverarmi perché ho ripreso a studiare, e questo mi fa pesare i miei studi... tanto più che, se a gennaio sarò ancora lì (che non è detto) non so dove troverò il tempo di studiare.
Inoltre, mi sono anche sentita dire dalla responsabile che non devo lamentarmi di non essere in regola perchè "l'hai scelto tu! E ora sputi nel piatto dove mangi, ingrata!"
L'ho scelto io, capite? Siolo perchè non ho insistito. Io credevo che fosse OBBLIGATORIO E AUTOMATICO da parte di un datore di lavoro ONESTO mettere in regola chi lavora per lui. Mi sbaglio? Vivo in un altro mondo? Io ho evitato di insistere troppo col capo per paura che mi mandasse via, e non posso perdere il lavoro, resterei senza alcun guadagno.
Quando ho fatto questa osservazione, la responsabile mi ha risposto: "Be' sai che a me la capa ha detto che non ti mette in regola perchè non sei abbastanza brava, non la convinci. E' colpa tua, se fossi più brava.."
Ah ecco... è una questione di bravura. Chi non è bravo non merita i diritti fondamentali dell'Uomo. Piacerebbe ai rivoluzionari francesi questa risposta.
Poi vi stupite che io, dopo 23 anni che mi si ripetono frasi come queste, abbia la sindrome della Brava Ragazza A Tutti I Costi? Io no.




Poi c'è la pioggia. Qui nel Tigullio continua a piovere ogni momento. Non siamo alluvionati, per ora (non qui a Levante almeno, ma nei pressi di Ventimiglia non se la passano bene, poverini!), ma secondo me poco ci manca.
Non riesco neanche più a lavare la biancheria, perché a forza di farla asciugare in casa, ho i muri che vomitano muffa! Non fa freddo, e al tg dicono: "Be', la pioggia ci tiene lontane le basse temperature!"
Non so voi, ma io preferisco freddo intenso e sole, a freddino e pioggia. Anche l'Artico, purché la smetta di piovere in continuazione. Non fa bene al mio umore! Io, poi, che non sono capace, come si dice, a cantare e ballare sotto la pioggia, anzi... che quando piove, la giornata per me è storta dal principio! Sono sempre lì a preoccuparmi che mi bagnerò, e se mi bagno mi ammalo, e se mi ammalo non posso andare al lavoro, e se non vado al lavoro non sarò pagata...
Un circolo vizioso di seghe mentali, ecco.



E poi si sta avvicinando il Natale, un Natale che passerò lavorando con quelle persone così carine e dolci con me, continuando a essere pagata poco e sentirmi dire che non sono brava.
Non è per fare vittimismo, ma sentirmi dire, più o meno direttamente, che non sono brava, che non mi impegno abbastanza, è il mio incubo. Perché che devo essere brava me lo inculcano dalla nascita, e la mia vita passa a fustigarmi e rimproverarmi e punirmi, e ripetermi che devo impegnarmi di più, che non ho fatto abbastanza, che non sono all'altezza, che devo fare meglio...
Io sono stanca. Tanto stanca. Anche fisicamente... sarà la stagione? Non lo so. So che dormirei 20 ore di fila, che è sempre più difficile la sera non addormentarmi sul divano alle 8 come le galline, per poi, la mattina dopo alle 7, avere ancora sonno e alzarmi a fatica.
Sono stanca di dover sempre dimostrare di più. Non sono abbastanza brava per quel lavoro? Eppure non pensavo ci volesse una scienza a fare la commessa. Non che non ci voglia impegno, certo, anzi; ma credevo che essere accettabile non fosse così impossibile. Non ho alcuna intenzione di fare la commessa tutta la vita, anzi. Ero lì per guadagnare, sono lì per guadagnare, in attesa che questo schifo di Paese mi dia qualche possibilità, con la mia laurea.
E invece no. Non sono abbastanza brava. E in più sono una fannullona che non vuole fare il full time con l'orario spezzato.
Il punto è che vorrebbero che io facessi il full time in orario spezzato, è per questo che non sono in regola. Il capo mi ha chiesto 15 volte se accetto il full, e continua a chiedermelo, sperando che cambi idea. Io so che quando troverà chi invece lo vorrà fare, mi sbatterà fuori. E' per questo che non mi prende in regola: non potrebbe licenziarmi senza giusta causa se avessi un contratto.
A questo punto, piuttosto che vivere la mia intera giornata lì con gente del genere, preferisco andare a mangiare alla mensa dei poveri quando non avrò un soldo, ma forse, mantenere la sanità mentale.




E' che mi sembra di non aver costruito niente. Che cosa ho fatto della mia vita?
Ho voluto sposarmi e vivere per conto mio, pensando che la gente avrebbe avuto un altro sguardo per me come donna sposata. E che cos'ho tra le mani? Un lavoro che mi da appena il necessario per mangiare, dove sono trattata male, sfruttata e presa in giro. Un lavoro che non c'entra nulla coi miei studi, e tanto valeva risparmiare tempo e denaro. E nessuna prospettiva migliore.
Vorrei mettermi a posto la casa, ma guadagnando 400 euro al mese, non riesco quasi nemmeno a permettermi un mobiletto sul mercatino dell'usato, figurarsi. Non parliamo dei lavori da fare: sostituire la porta finestra che non si chiude, aggiustare gli infissi, mettere la doccia al posto della vasca che perde, mettere i lampadari (visto che vivo con lampade da terra Ikea), solo per citare i più urgenti. O pago le bollette, o faccio questi lavori. O mangio, o faccio questi lavori.
Ve lo garantisco, nel caso abbiate dubbi: anche se la casa è di proprietà, 400 euro al mese sono troppo pochi per qualunque esigenza. E il peggio è che non c'è altro.
I miei mi aiutano, certo, e io, orgogliosa, non vorrei. E al contrario, i miei suoceri piuttosto di aiutarci si tagliano una mano. Non ci chiedono neanche come va. Poi però chiamano sempre perché hanno bisogno di favori.
E io sono stufa di litigare con mio marito perché non sa mai dire di no ai suoi. Fosse per me, gli darei fuoco, a quegli egoisti schifosi di suoceri che ho.



Che cosa ho costruito? Un bel niente. Un lavoro del cavolo, precario e sottopagato, che da un momento all'altro potrebbe non esserci. Non posso costruirmi una famiglia, perchè come faccio a fare dei bambini, se anche volessi, se mio marito non trova lavoro e io quasi non ce l'ho?
Poi c'è il rimorso per gli studi che sono stati inutili, e la consapevolezza che niente è come lo speravo.
Lo so, è così per tutti, prima o poi si cresce e ci si accorge che la vita è difficile, e io avrei dovuto svegliarmi prima. Ma mi rendo conto che non ho tempo per le cose che vorrei. Non ho tempo per scrivere, per leggere, per occuparmi di arredamento, di riviste shabby, per fare lavoretti in casa con le mie mani, non avrò nemmeno il tempo di fare l'albero di Natale se non di notte. So che non sto facendo nulla di quello che vorrei, e sono così giù che anche quando ho del tempo libero come oggi, vorrei solo dormire e non pensare.
E invece sono qui a tediare voi con la mia tristezza! Mi dispiace, so che faccio la vittima e la lamentina troppo spesso. E' che avevo proprio bisogno di parlarne a qualcuno. Quantomeno, non vi vedo dal vivo, dove sareste obbligate ad ascoltarmi. Qui, potete chiudere la pagina web e dire: "ma che palle, sta Martina!" Almeno è uno sfogo democratico!

Spero di tirarmi su presto per scrivervi qualcosa di bello, anche se ultimemente mi sembra difficile. Per ora vi abbraccio, e ora che sapete perché latito, cercate di capirmi e non avercela troppo con me ^^
Mi mancate tanto, vi abbraccio tutte indistintamente
con affetto



CREDITS: All photos from here

martedì 9 novembre 2010

La solitudine

Buonasera a tutte mie carissime ^^
mentre sto aspettando che il risotto raggiunga una temperatura tale da essere commestibile senza danni al mio palato, volevo scrivervi assolutamente, visto la mia latitanza ultimamente... e anche scrivere qualcosa di allegro e simaptico, ma purtroppo, non mi riesce.
Forse avrete già inuito che non sono qui per parlare della Pausini (anche se mi piacerebbe, visto quante ore con "loro" hanno allietato le sue canzoni... la figlia primogenita di Nicola II, Ol'ga, poi, certe volte rifiuta di parlarmi se non le metto in sottofondo la Pausini. Ultimamente si è piegata a Enya, ma sbuffando, e parlandomi solo di cose tristi, per ripicca. Pensa te come sono viziati quelli lì!) ma della solitudine vera ( non che ce ne sia una falsa, eh... ma avete capito).

Vi confesso una cosa di cui mi vergogno terribilmente: non sto stare sola.
E nelle sere come questa, in cui mio marito è a un corso e torna tardi, e io sono sola col cane e senza nessun impegno... arriva il Panico.
Sì, con la P maiuscola, visto i danni che fa! Ricorsate il topo quest'estate? Ecco.
Stare in casa da sola amplifica a dismisura le mie già connaturali paranoie.
Si parte dal ladro che scassina la porta, fino al cane che ha le convulsioni, per arrivare alla calderina che esplode... tutto solo nella mia mente, ovviamente!


Così ho tentato di riempire, come sempre, più possibile il vuoto lasciato da mio marito; sono andata a cercare un regalo per il suo compleanno, mi sono comprata l'occorente per delle palline di Natale a decoupage e ho fatto una scorta di tela aida che credo mi basetrà un anno...
Ma poi fuori faceva freddo, buio, vento, iniziava a piovere... e sono dovuta giocoforza tornare a casa.



Questi momenti, in cui la casa mi sembra una prigione... li odio. Il mio nido che, per quanto sempre disordinato è il mio rifugio, diventa una strega cattiva.
E tutto per colpa del mio essere così infantile!
Così dopo l'aerosol che dovrebbe aiutare la mia otite (povera me), aver lavato i piatti e rassettato un po', ho tentato di parlare con "loro"... muti come pesci (ci vorrà la Pausini? Voi che mi consigliate?) così ho cercato di ovviare l'inconveniente al solito modo: attaccandomi al pc!
In qualche modo sono arrivate le 9; tra un'ora al max mio marito sarà a casa.
In fondo, dura sempre meno di quanto mi sembra.



Solo che ho così vergogna di questa mia debolezza, del panico e delle crisi di pianto che mi prendono se sono in casa da sola - arrivo al punto da avere lo stomaco annodato e non mangiare nulla - che non ne parlo con nessuno per paura di essere derisa.
Con mio marito un po' ne parlo, anche perché i giorni in cui lui ha il corso sono così nervosa che lo investo verbalmente per un nonnulla, poveretto. Lui è molto dolce e comprensivo con me, ma io mi sento in colpa perchè gli faccio pesare qualcosa di cui non ha nessuna colpa.
Ora, per passare l'ultimo po' di tempo, credo mi dedicherò al layout grafico della storia alla quale sto lavorando... ops, scusa, di una delle storie a cui sto lavorando. Lavorando è una parola grossa: ultimamente il tempo per scrivere è proprio poco, e quando mio marito non c'è e avrei tempo, loro se ne stanno alla larga... forse sentono il mio nervosismo e capiscono che marca male? Bah.
E ovviamente io non lavoro mai a una sola storia insieme. A questo giro sono 3 e tutte nella Russia della Rivoluzione. Se si svegliano quelli dell'Antica Roma - come hanno tentato di fare più volte ai corsi di teologia, quando si parlava dell'Impero romano - sono fritta.
Se devo scrivere qualcosa anche per loro, impazzisco.
Oh, come vorrei non dover guadagnare con un lavoro che odio e poter dedicare tutto (o quasi) il mio tempo a quei maledetti, adoratissimi viziati dei miei inquilini!

Ed è così che la smetto di tediarvi... il succo di tutto voleva essere che non sono scomparsa.
Mi mancate tanto... un abbraccio



CREDITS: All images from here.

venerdì 5 novembre 2010

Mi dispiace...

Ciao a tutte, mie care...
sono qui per dirvi che mi dispiace di essere così assente ultimamente.
Purtroppo il periodo non è dei migliori: ho troppi impegni, ecco. Mi rimane a malapena il tempo per respirare... neanche a truccarmi, riesco!
Dicono che l'autunno sia così... un momento di nuovi impegni... alla faccia!


Mi mancano le passeggiate nei boschi che la pioggia, che ultimamente qui in Liguria ci dà regolare appuntamento ogni week end, mannaggia a lei, mi vieta da un po'...



E poi c'è il corso di Teologia, che mi piace un sacco, ma mi impegna anche un sacco!
Tornare sui banchi, coi libri in mano, e coi quaderni, è stata un'emozione!
Ma... che fatica!!!



Per non parlare del corso di russo, il mio amore, però in un'azienda che dista 50 km da qui e ogni volta che devo andare Trenitalia sembra segnarselo e... esplodere! La prima volta uno si è suicidato e il traffico ferroviario è stato fermo o molto rallentato mezza giornata (e io ovviamente ero sopra un treno), la seconda, ieri, allarme bombe alla stazione di Genova Brignole, che ha bloccato tutto il traffico... oddio!




E poi, si sta avvicinando Natale! Mi piace pensarci già ora! E' mio primo Natale da sposata, il primo Natale nella mia nuova casa, con mio marito, e con il nostro cagnolone; dovrei essere felice come una pazza, e invece lo sono solo a metà. Perchè Natale nel mio "lavoro" significa che il negozio è aperto più ore dell'orologio, e già si sono lamentati dei tre pomeriggi a settimana di cui ho bisogno per il corso di Teologia (e non faccio eccezioni) e della mattina per il corso di russo.
Il fatto che gli altri giorni io lavori 11 ore di fila, domeniche comprese, non importa, anzi, per loro è il minimo.
E ovviamente, mi prende l'ansia di non riuscire a fare tutte le decorazioni e i regali hand made per Natale che avrei in mente,. visto come sono presa...





Come se non bastasse il fatto che il lavoro è la mia principale preoccupazione al momento.
Cotninuo ad avere tutti i doveri di un lavoratore in regola ma non i diritti. Ovvio no? Non ho mai preso ferie, e se anche le prendessi, non mi verrebbero pagate. Sono stata due giorni a casa con la febbre e non sono stata pagata. Evviva la mutua, eh?
Questo sì che è avere una bella situazione non credete?? Non solo questo mi crea ansia - un lavoro del cavolo sottopagato che non mi da certezze per il futuro - ma l'ambiente lavorativo ha sempre il potere di rendermi pressoché isterica.
I giorni in cui lavoro sono intrattabile, gli altri tranquilla. Bello eh??

Inoltre ho avuto piccoli problemi in famiglia, col papà malato, che ha dovuto piegarsi all'idea di trascorrere alcune ore al giorno in un centro specializzato.

Il risultato è che il mio sonno notturno è rovinato; faccio incubi che perdo il lavoro, che la titolare mi insulta... mi sveglio alle ore più impensate senza riuscire a riprendere sonno... insomma, una piccola tragedia ^^

Ovviamente, non ho più tempo quasi per niente. Perfino il meraviglioso libro di King sui Romanov comprato con immensa gioia usato su Amazon, e desiderato per anni, giace lì abbandonato, poverino! (nel caso foste interessati all'argomento, è il libro più completo e serio in circolazione, ve lo consiglio!)


A volte mi fermo e mi ricordo che non era questa la vita che desideravo.
Il mio ideale era una vita semplice, shabby in un certo senso... piena di piccole cose che riempiono il cuore, di affetti familiari, delle dolci cose di un tempo che scaldano la vita, come una torta fatta in casa, una marmellata preparata da me, riposare al sole in giardino accarezzando il nostro figlioletto a quattro zampe... insomma, quelle piccole dolci cose che tutte voi come me amate.



Ultimamente, invece, non va così, e devo ammettere che quando mi fermo mi sento un po' giù... un po' tanto giù. Quindi, perdonatemi se non riesco a condividere con voi niente di positivo, ultimamente, niente di dolce, nessuna emozione... non è depressione, è quella sottile insoddisfazione che mi si attanaglia ogni tanto e non vuole andare via...
Ma mi conosco, so che presto riprenderò il mio abituale modo di vedere le cose attraverso una serratura a cuore... per ora perdonatemi se sono così muta, ma non mi va di intasarvi coi miei problemi... avrete di certo anche i vostri!




Quindi per ora, aspettando di poter di nuovo riuscire a guardare da quella serratura, vi abbraccio... mi mancate tanto!




CREDITS: All images from here.

giovedì 4 novembre 2010

Blog candy di sarah

Un salto velocissimo per raccomandarvi di non perdere assolutamente il Blog Candy di Sarah, che trovate qui, nel suo splendido blog!
Più che per il regalo in palio, credo proprio valga la pena partecipare anche solo per avere una scusa per fare un salto in più nel bellissimo blog della dolce Sarah, che ne dite?
Mi raccomando! ^_-

martedì 2 novembre 2010

Il vostro Natale shabby chic??

Ok, questo non è esattamente un post.
E' una domanda rivolta a tutte coloro che mi seguono.
Voi come decorerete il vostro Natale SShabby Chic? (o NON shabby chic, dipende)?
Quali decorazioni per l'albero, quali decorazioni fai da te, quali decorazioni d'atmosfera per la casa?
Sto cercando ispirazioni ovunque, ma farmene andaere bene qualcuna è difficile! Sono tosta da accontentare! Così chiedo a voi.
Scrivetemi tante belle idee, mi raccomando!!!