sabato 16 ottobre 2010

dreamy afternoon

Non so esattamente come mai, ma la combinazione sabato pomeriggio + pioggerella autunnale + luce soffusa dalle finestre + calduccio di casa risveglia in me ricordi dolci e malinconici, e ha il potere di "accendere" quella sensazione particolare di dolcezza, di onirico, quella che non riesco mai a definire a parole, di cui vi ho già parlato spesso, e che ogni giorni, in ogni momento della mia vita vado cercando, come una farfalla cerca la luce.
Come se quella sensazione fosse così magica e potente da non poter essere descritta con le parole, ma al contempo fosse il polo magnetico della mia calamita interiore. La sensazione che provo quando sfoglio una rivista di arredamento shabby, quando ascolto certa musica, quando guardo certe fotografie (come quelle, meraviglioso, che trovo sempre qui, e che uso qui sul blog).
Mi vengono in mente domeniche pomeriggio d'inverno, lunghe e pigre e spesso piovose, passate in casa, in pigiama a guardare un film sognante, oppure a scrivere, o a fantasticare, ovviamente tra gli intervalli di "Alle falde del Kilimangiaro", che rimane, nel mio cuore, uno dei più bei programmi tv che ricordi.



E poi, il profumo del bagnoschiuma quando, prima di cena, avevo tutto il tempo di fare una lunga doccia calda (mentre ogni altro giorno la facevo di fretta), e poi di spalmarmi di creme e irrorarmi di profumi, e stare ore davanti all'armadio per scegliere qualcosa di romantico da indossare a scuola la mattina dopo.




Forse penserete che quelle domeniche erano tristi, da sola, senza uscire con gli amici, senza nemmeno più compiti rimasti. Lo credevo anche io allora. Ora, invece, che sono passati ormai quattro anni dal mio diploma (oh, bella! GIA' quattro anni???) le ricordo con dolce malinconia, quasi con nostalgia, lasciando inondare da lei, da quella sensazione.
In generale, l'idea di un pomeriggio di pioggia trascorso in casa al caldo a fare le cose più semplici, nei miei pensieri ha sempre contorni onirici e pervasi di dolcezza; sono pensieri che mi sfiorano, eppure riescono a inondarmi di lei, di quella sensazione.
Che poi, è per me quello che definiscono "tornare a casa", quel luogo, vero o immaginario, dove le tue energie si ricaricano e ti permettono di affrontare quello che c'è là fuori, che spesso è tutt'altro che onirico. Per me, è quello che mi aiuta ad affrontare un ambiente lavorativo irritante, e una realtà un po' troppo cruda (genericamente parlando, ovvio) che troppo spesso riesce a urtare la mia terribile sensibilità.



E starei qui ancora a tentare di descrivere la sensazione, ma "loro" stannon un po' scalpitando perchè vogliono attenzione, e non posso ignorarli ancora tanto. Così, sulle note de "il tema di Lara", sperando di aver fatto sognare un pochino anche voi, vi lascio, spero per poco... visto i due giorni e mezzo di riposo che, finalmente, mi attendono.
Un abbraccio a tutte voi,



CREDITS: Tutte le immagini provengono da qui.

AGGIORNAMENTO (domenica mattina): Ieri sera sono rimasta ad ascoltare "loro" per circa 3 ore, ho cenato a brodino di dado, ma ho dormito benissimo facendo sogni splendidi. Stavolta si sono fatti sentire davvero! Ci si è messo pure un personaggio che di solito non mi parla mai - e rimane sempre sullo sfondo, ovviamente - a sgomitare per avere la sua mezza paginetta. Ho finito un capitolo bloccato da secoli., Che dire? Mi sento bene!

4 commenti:

  1. Si Martina, il tuo modo di raccontarti fa sognare e trasporta...
    E' sempre un piacere leggerti...
    Un sorriso
    Debora

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  2. Ciao, vedo che se una inguaribile malinconica romantica...
    Un saluto dalla Toscana, in questo giorno di pioggia!
    Silvia

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  3. @Debora: pensa che è una caratteristica che tutti hanno sempre disprezzato, e a me invece fa piacere da morire! Grazie, grazie, grazie *___*
    @Apple: eheh sono partita a quell'ora e riemersa alle 8 di sera scosì sazia delle "loro" voci che non avevo neanche fame e la mia cena è stata una tazza del fantastico brodino di mio marito! Però pare che ogni tanto un pasto così faccia bene, depuri. Quel che è certo è che stare 3 ore a scrivere per "loro" depura il mio cervello da tanti pensieri inutili!
    @Silvia: ciao Silvia, e grazie mille! Farò un salto da te, ti ringrazio molto per essere passata ^_^

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