martedì 22 febbraio 2011

Ispirazioni

Buongiorno a tutti!
Lo so, siete stupiiti di vedermi qui di venerdì... ebbene, sono a casa dei miei a vegliare il papà influenzato e per questo eccomi al pc!
Ancora una volta sto per fare pubblicità a un libro... che ne dite, dovrei farmi pagare? XD
Bando agli scherzi... si tratta di un meraviglioso romanzo di Katie Fforde, un'autrice che non conoscevo, e di cui ho scoperto la (splendida) esistenza grazie, senza volere, alla dolce Zaira che ne è (a ragione!) fan. Avevo già notato i libri della Fforde in biblioteca, nelle mie scorribande selvagge nella sezione Narrativa, ma credendola, a torto, una "chick lit" cioè un'autrice di romanzetti sdolcinati senza spessore per donne non molto profonde, non l'avevo considerata.




Grazie a Zaira, mi sono lanciata, e ho scoperto che non potevo sbagliarmi di più; è vero che i romanzi della Fforde sono romantici, parlano di donne che, (anche) grazie a un nuovo amore cambiano vita, e hanno, tra loro tratti in comune (dopo averne letto 5 di fila cominicio a rendermene conto!) eppure sono tutti diversi, e tutti ugualmente appassionanti.
Quello che sto leggendo... ehm, divorando ora è questo:



Quasi a farlo apposta, si parla di una vecchia, splendida villa un po' in rovina che la protagonista, grazie ad una vulcanica e estrosa aiutante, tenta di ristrutturare un po'... come può, visto che soldi non ce ne sono.
Mi ricorda tanto la mia situazione... una casa bella ma vecchia, che avrebbe bisogno di tanti lavori e interventi, e pochi soldi... e io che mi demoralizzo perché vorrei fare tutto subito, e invece riesco a comprare un pezzettino alla volta... e cercare oggetti di qua e di là, soorattutto non avendo mai abitato per conto mio prima, è difficile... e lungo!
Ma la cosa buona di questa lettura è che mi ha dato tanta voglia di fare in casa... chissà forse riuscirò a smetterla di trovare scuse (non ne ho voglia/fa troppo freddo e non potrei aprire la finestra/non me la sento di spostare i mobili/non sono capace verrà male) e iniziare a ridipingere le pareti?


L'idea di ora è di "arredare" il vano della finestra del salotto, e l'idea che mi è venuta oggi sfogliando l'ennesima rivista di arredamento, è di metterci un piccolo tavolino, e sopra questo, in bella mostra, una graziosa piata da appartamento e, perchè no?, qualche lumino e un libro abbandonato... quello che starei leggendo al momento!
Non posso mettere un mobile ingombrante, altrimenti non riuscirei a chiudere le imposte, ma se si tratta di un tavolino, di quelli da caffé per intenderci, posso aggirarlo o spostarlo facilmente mattina e sera.
Guardando qua e là per il web mi sono fatta un'idea su come mi piacerebbe, cioè piccolo, bianco, in stile shabby, magari dipinto, di certo con una forma un po' diversa!
Che ne dite? Ogni suggerimento è be accetto!






Questa qui sopra, che poi è la forma più "classica" e vittoriana del tavolino da caffé, è la forma che preferisco in assoluto!









Il problema a questo punto è trovare un tavolino così a poco prezzo. Stavo meditando sul mercatino dell'usato o la fiera antiquaria a Chiavari il mese prossimo. Se costasse davvero poco, andrebbe bene anche di legno scuro, e poi potrei decaparlo da me.
Voi che cosa ne pensate?
Oh, che stress avere un budget limitatissimo per arredare e decorare!




venerdì 11 febbraio 2011

Passione giardinaggio


Buon venerdì a tutti!
Come state?
Io, lo confesso, meglio. A parte che il sabato lavoro -_-" a differenza, credo, della maggior parte di voi.
oggi volevo porvi una semplice domanda, rivolta in particolare alle mie lettrici "femmine":
Conoscete questo libro??





Io non lo conoscevo... poi l'ho visto recensito brillantemente su una rivista, e mi sono ricordata di averne intravisto la copertina in biblioteca mentre cercavo un manuale di omeopatia (com'è possibiile che libri di argomenti tanto diversi siano vicini??) e ho detto: "Perchè no?"
Ora che ce l'ho in casa, l'idea che tra tre misere settimane dovrò restituirlo mi fa venire male.
E se lo rubo? La biblioteca mi denuncia, vero?
Ok, ho capito. Mi comprerò qualche rivista in meno e me lo vado a comprare!!


Il giardinaggio e la cura delle piante, come avete avuto modo di scoprire leggendo miei vecchi post, mi affascina da sempre. Purtroppo non era un hobby praticato molto nella mia famiglia di origine, così non ne so molto. Da quando vivo nella mia casa da sposata che ha un terrazzo e un bel giardino, però, ho scelto di imparare qualcosa.
Il punto è che lem cose che non so e devo imprare mi soaventano!
E da ignorante pensavo che, arrivata la brutta stagione, non ci fosse più niente da fare nel tema giardinaggio almeno fino a marzo inoltrato.
Ciome mi sbagliavo!
Complice le cose brutte che sono accadute ultimamente, ho abbandonato la cura delle mie piante, poverine, tanto che l'orchidea ha avuto un funerale e il ciclamino era in agonia.
Poi, il ciclamino si è ripreso grazie a una migliore sistemazione, e nonostante la dipartita dell'orchidea (devo ammettere che ci soffro), il fatto che i bulbi di tulipano di cui ho forzato la sbocciatura siano spuntati, verdi e dolcissimi, mi ha dato la voglia di ricominciare.





E ricominciare grazie a questo libro meraviglioso, che spiega le cose base per i principianti come me con tanta ironia, dolcezza, spensieratezza, il tutto corredato da deliziose fotine della splendida autrice.
La mia sopita e appena nata passione per il giardinaggio è semplicemente riesplosa, al punto che oggi non ho potuto fare a meno di fare un salto alle serre sopra casa...
E ne sono uscita con un bottino contenuto ma soddisfacente: 6 (deliziose e coloratissime!) piantine di primule da mettere sul terrazzino di fronte a casa (dove in estate ci sono i fiori di vetro) e un ciclamino nano rosso passione!




I prossimi acquisti nella lista sono una niova orchidea (sperando che sopravviva, ovvero, sperando di aver capito dove ho sbagliato!) e una di quelle piantine che somigliano all'edera, che ricadono, da mettere in alto in un mobile del salotto.
Perdonatemi non ho idea di come si chiamino!




I miei entusiasmi sono sempre molto forti, ma spesso, purtroppo, di breve durata. Quantomeno, operò, questo mi fa stare meglio a livello di umore, pensare alle piante e al mondo meraviglioso che esse mi aprono, alle mille e mille cose che potrei fare con un po' di pollice verde riesce a spazzare via la mia depressione.
Stamattina, pensando di andare a fare acquisti al vivaio, invece di svegliarmi stanca e sentirmi depressa e nervosa al pensiero di una ennesima giornata che non voglio vivere, per la prima volta da parecchio tempo mi sono alzata dal letto entusiasta, e sono andata al lavoro con stoica sopportazione, pensando che i soldini che avrei guadagnato sarebbero serviti a comprare tante belle piantine.

Ora ho la smania di riempirire la casa di piante, il "problema" è che io mi fisso sulle piante con fiori, colorate e allegre, e quasi tutte le piante da appartamento, ahimè, non sono fiorite, a parte alcune molto delicate come, appunto, l'orchidea.
Per ora la mia stella di Natale ancora fiorita sta facendo la sua parte da regina come centrotavola del tavolino da caffè del salotto, ma quando lei sarà appassita, poverella?
Probabilmente per allora mi sarò autoconvinta a spendere quei 20 euro (che a me sembrano un'enormità per una pianta!) per una nuova orchidea, e l'avrò piazzata al posto dell Stella di Natale con il suo sottovaso umidifcante fatto di sassi che sorreggono il vaso e in mezzo ai quali rimane sempre un po' d'acqua.
E mi sa anche che, per allora, avrò anche comprato il migliore e più costoso concime chimico che farà in modo che la mia orchidea sia viziatissima... mi conosco, all'inizio dico di no, mi impunto, ma poi, quando una creatura vivente mi conquista, do tutto per lei (vedi la cagnetta, eheh)

A proposito di cagnetta!
La volete vedere?
Certo che la volete vedere! E mi sa anche che non ne potete più di sentirmi blaterare di piante (nonchè dei miei continui sbalzi di umore)
Quindi, eccovi in regalo una fotina della mia bambina, e per ora non vi tedio più!










CREDITS: All images from the web.

domenica 6 febbraio 2011

Un governo serio



Purtroppo non so cucinare, mie carissime, e non sono in grado di fornirvi una ricetta, ma non posso non esporre questo banner che ho appena visto grazie alla mia cara Apple.
Da donna, da italiana, da conoscitrice del diritto.
Non serve dire altro.


Mi sono persa!



Mi sono persa!
Non solo mi sono persa nel senso che sono diventata una pessima blogger che non scrive mai.
ma mi sono persa nel senso che... non so più dove sto andando!
Ho perso la strada, Oddio, dove sono finita?



Intendo... dove sto andando nella vita?
Prima c'erano sempre obiettivi: il diploma, la laurea, la casa mia, il matrimonio.
Ora questi si sono tutti realizzati e le mie giornate si sono trasformate in un susseguirsi di cose "da fare".
Bisogna andare al lavoro, per guadagnare; bisogna occuparsi della casa, perché sennò siamo animali; bisogna studiare, perché questa seconda laurea mi serve. Bisogna...
Ma poi? Cosa c'è oltre al "bisogna"?



Qualunque progetto mi piacerebbe o mi sarebbe piaciuto viene scartato.
Un tempo avrei detto che avrei voluto dedicare la mia vita a scrivere, pubblicare quello che scrivo e guadagnare qualcosa con questo... non voglio diventare nè ricca nè famosa, solo avere quel che basta a vivere di quel che scrivo.
Ma ora questa idea mi sembra infantile e sciocca.
Vorrei passare tanto tempo a leggere, ma mi rimprovero perché tolgo tempo ad altre cose.
Anche scrivere qui, per voi, mi sembra perdere tempo.
Cosa sto qui a fare? Devo stendere la biancheria, finché c'è il sole, e poi non ho ancora messo a posto la "craft room", e poi dovrei anche lavare per terra, e dedicarmi alla difficile operazione di lavarmi a pezzi (causa ferite, ricordate?)
Purtroppo sono sempre di corsa, e non riesco a fare molto.



Il punto è che ho la sensazione, anzi, la certezza di aver perso il senso.
Che senso hanno le cose che faccio ogni giorno? Che senso la mia vita in generale?
Lo so, non è argomento da trattare qui con voi... mi rattristo solo, come se voi non aveste già abbastanza dei vostri, di problemi!
Eppure so che la questione del senso è una cosa molto personale... io l'ho smarrito e io dovrei trovarlo.
La sensazione, orribile, è di essere rimasta sola in una gelida sera d'inverno, al buio e al freddo...
Cercare di concentrarmi sulle cose di tutti i giorni mi aiuta a pensarci meno, ma l'angoscia rimane.




Vorrei fare qualcosa per ritrovare la strada, ma non ho idea di quale sia il primo passo giusto.
Inizio mille strade e mi sembrano tutte sbagliate.
Quale sarà la prima mossa corretta?


CREDITS: All images from here