mercoledì 6 ottobre 2010

Che rabbia

Sono arrabbiata.
Al lavoro va male, nel senso che mi si sta trattando male.
E non solo perché per tutta l'estate ho sostituito lealtre in ferie a turno, eora che ho chiesto ferie io nessuna mi vuole coprire e non avrò ferie.
Non solo perché si da per scontato che io ci sarò giorno e notte per gli straordinari di Natale.
Non solo perché sono in nero e tuttavia sono pagata MENO di quelle in regola.
Non solo perché mi si minccia dicendo che sarò messa in regola solo se farò gli orari e gli stra - ordinari che decidono altri, cioè, da mattina a sera più gli straordinari. Peccato che io voglia del tempo per costruire: costruire la mia casa, la mia famiglia ma, soprattutto, quella carriera per cui ho preso una laurea.
Non solo perché mi si continua a trattare come una "che non sa fare il lavoro".
Non solo per questo - anche se credo che tutto ciò sarebbe più che sufficiente.
Ma anche perché volevo scrivere un bel post di arredamento, e invece la rabbia non me lo permette, non riesco, per ora, a pensare ad altro.
Ma anche perché le cose non sono andate come avrei voluto, e soprattutto a causa del lavoro, per rincorrere il quale ho perso tanto tempo, pensando, ingenuamente, che valesse la pena mostrarsi disponibile. E sentirmi poi dire che "devimostrare disponibilità" e cioè, che tutta quella disponibilità che ho mostrato finora - a fare straordinari pagati come ore normali, a sostituire le colleghe in ferie a divertirsi, a lavorare extra per aiutare il capo nei suoi progetti, a servire tutti insomma - non solo non è stato riconosciuto, ma è passato per DOVUTO.
E ora ne vogliono ancora.
Lo so che è così ovunque, che fa ridere che me ne accorgo solo ora, o che penso che nella vita vada meglio perché sono giovane e inesperta: non mi va bene comunque, sono comunque arrabbiata per tutto il tempo che ho perso per una cosa che non c'entra nulla con i miei progetti.
E finché il compenso di questo lavoro poteva aiutarmi a sviluppare questi progetti - dandomi cioè il necessario per costruire una mia vita indipendente - cosa che è accaduta finora, andava benissimo, e l'ho scelto io stessa. Ma se ora deve INTRALCIARE i miei progetti, a suon di frecciatine di capo&colleghe sul fatto che una ragazza della mia età dovrebbe VOLER LAVORARE DI PIù, che sono una scansafatiche ecc., allora non va più bene.
E finché dura così com'è, va bene; ma quando sarà presentata la scelta ultima, ho già scelto i miei progetti.
Lo so, la paura di restare senza un soldo è forte. Comincio a dire "Oddio come farò" e farmi paranoie; ma in fondo lo so che quello che voglio è ben altro, cioè non voglio rinunciare ai miei progetti per un lavoro che ivece da farmi da trampolino mi fa da gabbia.
Forse sceglierò di rimanere alle loro condizioni per un po', chi lo sa, ma di sicuro per il minimo tempo necessario, e poi... poi voglio seguire altri progetti. Quelli per cui ho studiato, per cui ho sognato, che non sono fare questo lavoro da mattina a sera 6 giorni a settimana... per essere pagata una miseria, aggiungo.
Chissà se avrò la forza nella pratica di fare tutto ciò, ma i miei sogni ora sono chiari: questo lavoro deve essere un appoggio, non una gabbia in cui sdraiarmi. E se lo sarà, lo sarà perché non avrò altra scelta, e lo sarà per il minor tempo possibile.
Ovvero, quando andandomene avrò, per essere volgare, il denaro necessario a sopravvivere senza dovermi fare trattare in questo modo.
Io, che in un anno, pur essendo in nero e non avendo alcun obbligo, non ho mai preso un giorno per stare a casa, o forse ne ho presi due in tutto questo anno. Io che ho sostiuito tutte le altre che sono andate in vacanza al mare, in montagna, e che ne so.
Io che non faccio una vacanza da due anni e mezzo. Io che ci sono sempre per fare le sostituzioni.
Io che sono andata a lavorare in moto sotto l'uragano con Allerta 2 della Protezione Civile perché c'era sciopero dei mezzi e nessuno che mi sostituiva. Io che sono andata a lavorare con la febbre, con i crampi, con la cefalea, con il virus grastrointestinale.
Lo so, nessuno mi ha obbligato a fare tutto ciò. Ma credevo che stringere i denti, "mostrare disponibilità" come dicono loro, servisse a dimostrare che ci tenevo. Non chiedevo neanche ricompense, solo che se ne prendesse atto. Ora non solo non se ne è preso atto, ma lo si è dato per scontato.
Il problema è che a fare la stronza che dice di no a sostituzioni e straordinari non sono capace.
Ma se questa rabbia no sbollisce, mi sa che stavolta divento stronza davvero!
E chiedo scusa a voi per lo sfogo: il succo di tutto ciò è che se ultimamente i miei post latitano, il motivo è questo. Aspettatemi, perché presto tornerò, anche solo perché tutto ciò non merita troppa mia attenzione, mentre la meritate voi, e le cose - spero belle - che scrivo per voi.
E meritate di sapere del mio cagnolone, finalmente, che finalmente è (quasi) ufficialmente mio!
Quindi aspettatemi: tornerò presto ad essere quella che conoscete ^^

5 commenti:

  1. Forse in tante abbiamo letto ed ascoltato il tuo sfogo.. Forse in molte sappiamo quello che provi perché ci siamo già passate. Io credo che sia giusto rincorrere i propri sogni e i propri progetti. Pensa al tuo fine., ma chiarisci anche le tue idee a chi ti tratta così. Con fermezza, chiarezza e serenità..senza rabbia. Solo così capiranno quanto vali.
    Un abbraccio

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  2. ciao Martina, sono capitata qui per caso ed attentametne ho leto il tuo sfogo!!!! Vorrei poterti consolare, per quanto difficile sia!!! Oggi la difficolta' a trovare un lavoro e' tanta, ma tu hai dalla tue tantissime carte in nregola per riuscirci e non devi assolutametne lasciarti trattare cosi'. Tira fuori le unghie perche' secondo me tu vali di piu' e loro lo scopriranno!

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  3. Cara Martina,
    ho letto di tutto il tuo risentimento e la tua rabbia per la situazione spiacevole che vivi...sai, anche se è difficile, anche se sembrano parole scontate, non devi abbatterti! In un modo o nell'altro le cose si sitemano e un giorno non lontano sarai soddisfatta del tuo lavoro e finalmente ripagata di tutti i sacrifici! Ho letto anche il tuo post precedente e che dire...davvero non ho parole! sei dolcissima! Non credevo di trovare un mondo così bello, pieno di ragazze adorabili e gentili con cui condividere le mie passioni! Pensa che le difficoltà che vivi servono a spianare la strada per un futuro radioso e a far sbocciare uno ad uno i fiori della tua vita...e sarai orgogliosa di te stessa e della forza con cui hai affrontato tutto! Pensa a tutto questo e al fatto che non sei sola! Hai una famiglia e tante amiche qui pronte ad ascoltarti e a dirti- Dai Martina! Stringi i denti che tutto si aggiusta vedrai!- per questo tirati su e fai un bel sorriso!
    Un abbraccio affettuoso
    Clelia

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  4. Tesoro mi dispiace molto di sentirti così. Ma sai quello che devi fare no? Tirare fuori le p...attributi :) Forse sono la meno adatta a darti un consiglio del genere, ma purtroppo a volta tocca fare così. Affila le unghie Marti! Ti voglio bene ;)

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  5. Grazie a tutte ragazze, siete dolcissime...

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